mercoledì 1 ottobre 2008

Disegni ricostruiti di alcuni quadri








Balletto dei pulcini nei loro gusci


Samuel Goldenberg e Schmuÿle




Catacombae (Sepulcrum romanum)






La capanna sulle zampe di gallina (Baba Yaga)




La grande porta di Kiev

Modest Musorgskij, Quadri di una espisizione

Nel 1874 fu allestita a Mosca una mostra dedicata ai lavori del pittore e architetto russo Victor Alexandrovich Hartmann, morto improvvisamente l'anno precedente a soli 39 anni. Hartmann e Musorgskij erano legati da un profondo sentimento di amicizia, poiché entrambi appartenevano a quel gruppo di intellettuali russi che aspiravano ad un'arte legata alle radici culturali della loro terra, al suo folklore e alle sue tradizioni, rifiutando le influenze straniere.
Durante la visita alla mostra, Musorgskij rimase affascinato dalla forza che i quadri promanavano, e decise di provare ad esprimere in musica le sensazioni che aveva provato, componendo una suite per pianoforte che intitolò Quadri di un'esposizione e che fu pubblicata postuma.

L'opera presenta caratteri fortemente sperimentali. In particolare, il pianismo di tipo percussivo taglia completamente i ponti con la tradizione romantica, aprendo le porte al Novecento. Non meno moderno si presenta il linguaggio armonico, grazie all' uso massiccio di pedali e accordi dissonanti.

Tuttavia, lo stesso Musorgskij si rendeva conto del potere seduttivo che la sua opera avrebbe avuto sui grandi orchestratori suoi contemporanei, primo fra tutti Nikolaj Rimskij-Korsakov, che non indugiò nel trascrivere per orchestra i Quadri nonostante l'anatema lanciatogli dall'Autore: «Che ti si secchi l'inchiostro nella penna!»
Anatema che, in qualche modo, ebbe il suo effetto considerando che non esiste alcuna registrazione in commercio di quella trascrizione.


Ben altra fortuna, che ha contribuito a rendere popolare l'opera, ha avuto la versione per orchestra di Maurice Ravel, frutto di un accuratissimo lavoro di orchestrazione, eseguita in prima assoluta nel 1929.


La suite è composta da quattordici brani, dieci ispirati ai quadri e cinque promenades (passeggiate), che rappresentano il movimento dell'osservatore da una tela all'altra. Le promenades (non tutte intitolate così nell'originale, ma chiaramente riconoscibili) presentano sempre lo stesso tema, con variazioni più o meno sensibili, quasi a far risaltare i diversi stati d'animo che pervadono il compositore per il quadro appena visto. La ripetizione del tema funge inoltre di elemento di coesione in una composizione altrimenti episodica, basata sui forti contrasti tra un soggetto e l'altro.

Nel 1928 Vasilij Kandinskij mise in scena, al Friedrich Theater di Dessau, una versione teatrale di Quadri di un'esposizione di Musorgskij, unica realizzazione scenica portata a termine dall’artista russo, importante antecedente di opera d’arte multimediale.

La struttura
Promenade (Allegro giusto, nel modo russico, senza allegrezza, ma poco sostenuto)
Qui il motivo principale delle 'passeggiate', filo conduttore e autentica sigla dell'intero brano. Si alternano battute in 5/4 e 6/4.
1. Gnomus (Sempre vivo)
Il primo quadro rappresenta un nano malvagio che si aggira nella foresta.
(Promenade) (Moderato commodo [sic] assai e con delicatezza)
Il rapido cambio di atmosfera e la morbidezza dei timbri fanno già presagire il clima del pezzo successivo.
2. Il vecchio castello (Andantino molto cantabile e con dolore) (titolo italiano nell'originale)
La scena si svolge in Italia dove un trovatore intona la sua struggente canzone d'amore davanti alle mura di un castello medievale in un paesaggio soffuso di tristezza.
(Promenade) (Moderato non tanto, pesamente [sic])
Anche questa 'passeggiata segna uno stacco netto col quadro precedente. Le indicazioni agogiche (moderato, pesante) paiono voler esprimere l'umore ancora pensieroso del visitatore.
3. Tuileries (Allegretto non troppo, capriccioso)
Alcuni bambini giocano felici nei giardini del parco parigino le Tuileries sotto lo sguardo attento delle governanti che chiaccherano tra di loro.
Per rappresentare i litigi dei bambini, Musorgskij sceglie un motivo basato sul tipico intervallo delle canzoncine infantili, iterato e innervato di rapidissimi scatti di sedicesimi.

4. Bydło (Sempre moderato, pesante)
Un bydło, caratteristico carro dei contadini polacchi, dalle ruote altissime e pesantissimo, è trainato nel fango faticosamente e lentamente da buoi. Il brano va in crescendo fino all'assordante passaggio del carro davanti all'ascoltatore-spettatore. Progressivamente, poi, il carro si perde in lontananza.
(Promenade) (Tranquillo)
L'atmosfera è trasognata, carica d'attesa.
5. Balletto dei pulcini nei loro gusci (Scherzino: Vivo, leggiero)
Ballerini travestiti da pulcini che escono dall'uovo.
6. Samuel Goldenberg e Schmuÿle (Andante. Grave-energico)
Due ebrei polacchi si incontrano: Goldenberg è ricco, grosso, grasso e tronfio del suo benessere; l'altro, Schmuyle, piccolo, magro, insistente e piagnucoloso.
Schmuyle ha la voce petulante, che, con sordina ma fortissimo, dispiega l'insistito e piagnucoloso motivo della richiesta di denaro. L'irruzione del motivo di Goldenberg, che si sovrappone a quello di Schmuyle, segnala lo sdegnoso rifiuto di questi, che non si lascia commuovere dalle implorazioni del povero. Infine, dopo la brusca interruzione del battibecco, un'ultima idea dolente pare raffigurare - nell'accento che la conclude - il singhiozzo di Schmuyle.

Promenade (Allegro giusto, nel modo russico, poco sostenuto)
Questo pezzo, che riprende espandendola la prima Promenade e che con il suo carattere di ricapitolazione divide la suite in due parti, venne omesso da Ravel nella sua orchestrazione dell'opera.
7. Limoges. Il mercato (La grande notizia) (Allegretto vivo, sempre scherzando)
Chiacchiere tra contadine nella piazza del mercato di Limoges, che degenerano in una lite rumorosa. Nell'autografo di Musorgskij il pezzo era preceduto da un preambolo scritto in cui si spiegavano i motivi della lite.
8. Catacombae (Sepulcrum romanum) (Largo)
Hartmann al lume di una lanterna visita le catacombe di Parigi.
8b. Cum mortuis in lingua mortua (Andante non troppo, con lamento) (è la seconda parte del numero precedente e una reminiscenza delle Promenade)
Il visitatore, quadro dopo quadro, ha perso il contatto con la realtà e vive ormai in uno stato emotivamente alterato.
L'autografo del compositore spiega: "Lo spirito creatore del defunto Hartmann mi conduce verso i teschi e li invoca; questi si illuminano dolcemente all'interno".

9. La capanna sulle zampe di gallina (Baba Yaga) (Allegro con brio, feroce - Andante mosso)
Il quadro illustra l'incedere della strega Baba Yaga, essere grottesco raffigurato da un orologio a cucù sorretto da zampe di gallina e la musica esprime la paura del compositore nel visitarne l'orribile antro.
10. La grande porta di Kiev (Allegro alla breve. Maestoso: Con grandezza)
Hartmann, nella sua veste di architetto, aveva progettato una maestosa porta per Kiev nello stile del rinascimento russo. Il ritmo è solenne e il tema si ripete molte volte.

esempio video: Gnome, Promenade, etc.

ELP, Quadri di una esposizione

Secondo alcuni, il vertice della creatività del gruppo viene toccato con l'album "Pictures at an Exhibition": L'album, che in origine era stato concepito come strenna natalizia allegata alla rivista New Musical Express, si basa sul rifacimento, in chiave rock, dell'omonima opera pianistica di Modest Musorgskij. Alle partiture originali del musicista, il trio alterna le proprie composizioni e l'amalgama è talmente ben riuscita che è difficile capire dove termina l'opera di Musorgskij e dove inizia quella degli ELP. L'album, registrato dal vivo, cattura il momento finale degli show del gruppo, una sorta di estensione del repertorio che fino a quel momento è rappresentato solamente dal materiale dei due primi album. Lake dà prova di performances vocali da brivido.

Si tratta della rielaborazione in chiave rock dell'omonima composizione pianistica del 1874 di Modest Musorgskij. Nel disco le partiture originali del musicista sono alternate alle composizioni del trio: Emerson Lake and Palmer hanno saputo integrare bene il loro contributo, tanto che è difficile capire dove termina il lavoro di Musorgskij e dove comincia quello del gruppo. In più l'album è impreziosito dal fatto di essere stato registrato dal vivo. Il fattore più eclatante è che in questo concerto Palmer ha "solo" 21 anni, cosa che aggiunge ancora più valore all'opera in sè.

I brani
Il lato A dell'LP si apre con "Promenade", di Mussorgskij, un brano dall'incedere marziale, seguito da "The Gnome", ancora di Mussorgskij ma con contributi di Carl Palmer che aggiunge parti di batteria molto curate. Dopo la ripresa di "Promenade", con contributo di Greg Lake che vi aggiunge alcune liriche, trova posto una composizione del solo Lake, "The Sage", un pezzo per chitarra acustica nel quale si respira una forte atmosfera classica ed i cui fraseggi di chitarra possono costituire una palestra per molti aspiranti chitarristi. Con "The Old Castle" si ritorna all'opera di Mussorgskij, in questo caso con un contributo di Keith Emerson. Il lato A si chiude con un vivace rock-blues composto dal trio che per i contenuti si stacca nettamente dall'opera.
Sul lato B del disco in vinile dopo un'altra ripresa del tema di "Promenade", si trova "The Hut of Baba Yaga": il pezzo è diviso in due parti e tra queste il gruppo inserisce una propria composizione: "The curse of Baba Yaga". "The Great Gates of Kiev" conclude la rielaborazione dell'opera, ma la chiusura vera e propria del disco è affidata a "Nutrocker" di Kim Fowley, un brano dall'arrangiamento brioso condotto dal clavinet; come suggerisce il titolo, è tratto da Lo Schiaccianoci di Čajkovskij.
Tratto da un brano classico per pianoforte, riadattato al rock da Emerson, Lake & Palmer, la composizione è ispirata al "viaggio" che un visitatore compie durante una mostra di quadri. Il brano dunque non dà l'idea di essere formato da un unico pezzo, ma da tanti pezzi legati insieme. La musica che "rappresenta" il tratto di percorso da un quadro all' altro è ripetuta più volte ed è tranquilla e allegra. Dopodiché si passa ad una melodia inquietante : la batteria accompagnata dall' organo crea un' atmosfera tutt'altro che serena e calma. Finito questo brano, si torna a riascoltare la promenade iniziale.
La melodia de "il vecchio castello" è triste, malinconica e nostalgica: tratta infatti di un menestrello che, dopo anni di viaggio lontano dal suo castello, riesce finalmente a tornarvici; purtroppo, però, questo è completamente distrutto (probabilmente a causa di una guerra). La chitarra classica pizzicata è accompagnata dalle parole del cantante del gruppo.


ELP, Live

Emerson, Lake and Palmer

I tre musicisti provenivano da esperienze precedenti con diversi gruppi già affermati nel panorama rock. In particolare Keith Emerson (il tastierista del gruppo) proveniva dai Nice, dopo essere stato per alcuni anni l'organista della cantante R&B P.P. Arnold, gruppo che negli anni '60 aveva realizzato alcuni buoni lavori ed il cui sound si basava su una miscela di musica classica e rock. Greg Lake (basso, chitarra e voce) proveniva dai King Crimson il cui primo disco (In the Court of the Crimson King) è da molti considerato il punto di partenza di tutto il movimento del rock progressive degli anni '70. Carl Palmer (batteria e percussioni) aveva fatto parte del Crazy World di Arthur Brown per poi passare agli Atomic Rooster, un gruppo di hard rock guidato dal tastierista Vincent Crane.
Il loro album d'esordio (Emerson, Lake and Palmer) del 1970, dopo una memorabile esibizione dei tre al Festival di Wight, mette subito in risalto l'abilità tecnica dei tre musicisti nell'utilizzo dei rispettivi strumenti e la scelta di un suono che è una perfetta miscela di rock e musica classica. Emerson è un virtuoso di pianoforte e organo Hammond, Lake si destreggia con eguale maestria fra basso, chitarra e parti cantate e, dietro ai due, Palmer è una perfetta macchina ritmica. Jimi Hendrix aveva in mente di unirsi a Emerson, Lake & Palmer ma a causa della sua morte improvvisa questo progetto non si è potuto attuare.
A partire da Tarkus (loro secondo album) Emerson adotta in maniera massiccia gli strumenti elettronici (sintetizzatori e moog), tanto da trovarsi spesso, nei concerti dal vivo, circondato da un vero e proprio muro di tastiere.

Esempio di prog rock italiano

PFM, Impressioni di settembre

anni settanta



live in Japan, 2002

Definizione del progressive rock

La corrente progressive è una tendenza geograficamente e temporalmente limitata, che ha riguardato principalmente l'Europa e in particolare paesi come Gran Bretagna, Italia e Francia negli anni 1967-1975. Essa è stata l'iniziale e, sostanzialmente, unico punto di reale convergenza tra gli aspetti stilistici e di approccio del genere. Il termine "rock progressivo" si identifica con essa: tutto il "progressive" che è stato prodotto dopo il '77 non riguarda questa corrente, anche se ne verranno richiamati gli aspetti caratteristici.
Nonostante la precisa collocazione temporale e geografica, è difficile definire esattamente i confini del genere, e la stessa accezione del termine ha subito dei mutamenti nel tempo: ad esempio, negli anni settanta la critica musicale etichettava con questo nome anche gruppi e solisti, come i Led Zeppelin, che attualmente non vengono considerati parte del genere, ma al più influenzati dallo spirito generale di sperimentazione del rock progressivo. Tuttavia vi sono alcuni elementi caratteristici che permettono di delineare uno stile progressive: esso presenta infatti numerosi aspetti peculiari che ne rendono possibile l'identificazione. Tale stile è nato grazie all'attitudine progressive di molti gruppi post-pscichedelici, che si basa sull'innovazione e sulla sperimentazione di nuove frontiere. Essa discende direttamente dal rock psichedelico, al quale si fa risalire l'origine del progressive.